Claudio Baglioni

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Luglio 2026
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Claudio Baglioni annuncia "GrandTour LA VITA E' ADESSO" nel 2026.

 

Arriva il “GrandTour LA VITA È ADESSO” di CLAUDIO BAGLIONI, il progetto musicale dal vivo che rappresenta il culmine delle celebrazioni del 40° anniversario dell’album “LA VITA È ADESSO, IL SOGNO È SEMPRE”.
Un appuntamento speciale ed esclusivo in un luogo di imprescindibile valore nella vita e nella carriera di Baglioni, che rappresenta l’inizio di un viaggio partito simbolicamente da quella terra di frontiera che segna l’estremità più a sud dell’Italia. Nel 2026, da fine giugno fino a metà settembre, il “GrandTour LA VITA È ADESSO” si svilupperà in 40 straordinari concerti, numero simbolico che celebra il 40° anniversario del disco più venduto nella storia della musica italiana, nei più suggestivi scenari all’aperto del Bel Paese. Un ritorno importante, che giunge a 15 anni di distanza dall’ultima tournée di Baglioni nei meravigliosi siti italiani outdoor.

 

Questo viaggio non poteva che prendere il via in un luogo iconico come Piazza San Marco a Venezia, in apertura del prestigioso Festival della Bellezza, segnando così un debutto storico per l’Artista.

Programma e cast

Teatro antico di Taormina

Teatro antico di Taormina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Impianto scenico e orchestra del teatro. La fossa al centro è relativa ad un adattamento romano.

Il Teatro antico di Taormina è il secondo centro di rappresentazione teatrale classico per dimensione in Sicilia dopo il Teatro greco di Siracusa.

 

Storia


Origini e sviluppo

 

Il teatro di Tauromenion avrebbe un'origine ellenistica - sulla base dei pochi documenti archeologici potrebbe essere del III secolo a.C. - ma si presenta totalmente romano nel suo aspetto oggi visibile.

Allestimento di uno spettacolo nell'orchestra del teatro.

La struttura originaria era legata ad un piccolo santuario di cui resta il basamento sul belvedere che sovrasta la cavea.

Una prima ricostruzione dell'edificio si ebbe in età repubblicana o primo Impero, forse sotto Augusto, per poi essere ampliato nella prima metà del II secolo d.C. nelle forme oggi note. L'edificio raggiunse i 109 metri di diametro massimo, con un'orchestra dal diametro di 35 metri, per una capienza di circa 10000 spettatori.

In pieno e nel tardo Impero l'edificio venne adattato ad ospitare le venationes (spettacoli di lotta tra gladiatori e bestie feroci), trasformandosi in un vero e proprio anfiteatro: l'orchestra venne mutata in arena sostituendo le gradinate inferiori con un corridoio a volta che connetteva ad un ipogeo al centro dello spiazzo, dove le macchine sceniche permettevano gli "effetti speciali" del combattimento. Infine, in epoca tardo antica, venne realizzato il portico alle spalle della scena. Il suo abbandono probabilmente è da ascriversi con l'assedio dei Vandali e con il conseguente decadimento dell'Impero.

 

Decadenza

 

Durante il Medioevo, l'edificio scenico e le due turris scalae vennero riutilizzate per ricavarne un palazzo privato[1]. Durante il Grand Tour crebbe la fama romantica dell'edificio, un monumento decaduto, attorniato da rigogliosa vegetazione con una inusuale visuale sull'Etna, visuale questa per nulla esistente ai tempi della sua massima estensione, in quanto coperta dagli edifici scenici in muratura.

 

Il teatro oggi

 

A partire dagli anni cinquanta il teatro è stato impiegato come struttura teatrale all'aperto per varie forme di spettacolo che spaziano dal teatro ai concerti, dalle cerimonie di premiazione del David di Donatello ai concerti sinfonici, dall'opera lirica al balletto. Dal 1983 è sede di Taormina Arte, manifestazione di spettacoli che si svolge tutti gli anni nel periodo estivo, e del Taormina Film Fest. Il teatro è stato anche sede di alcune riprese del film La dea dell'amore di Woody Allen.

 

Descrizione

 

Esso risulta scavato nella roccia e la scena ha per sfondo il mar Ionio e l'Etna. Ha un diametro massimo di circa 109 metri ed un'altezza di circa 20 metri. La cavea è suddivisa in nove settori da otto scale che consentono l'accesso degli spettatori. La stessa è circondata, nella parte alta, da una doppia galleria ad archi sorretti all'esterno da dei semplici pilastri e all'interno da colonne di marmo. Il fondo della scena, di epoca romana e parzialmente aperto al centro, è delimitato da un muro sul cui sfondo sono adagiate alcune colonne residue in marmo che fanno comprendere come dovesse essere in origine. Il teatro, oggi, ha una capienza agibile di 4500 posti a sedere.

Uso

Pur non sapendo, per assenza di fonti, che genere di spettacoli vi si tenessero, è verosimile che in epoca greca doveva essere adibito a teatro per la rappresentazione di tragedie, mentre in epoca romana, dopo adeguate modifiche, venne probabilmente adibito a spettacoli di gladiatori molto in voga presso i romani.

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